Al Bano a Cartabianca: Giulia Cecchettin, violenza in tv, politica delusione, augurio per le guerre

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10 GENNAIO 2024 – Ore 9:13: UN INASPETTATO COMMENTO DI AL BANO SU GIULIA CECCHETTIN

Sconcerto in studio quando Bianca Berlinguer a È sempre Cartabianca ha chiesto un’opinione ad Al Bano sul caso di Giulia Cecchettin. Il modo in cui sono stati trattati il padre Gino Cecchettin e la sorella Elena, il riverbero delle accuse per la troppa visibilità in un momento di forte dolore, il dito puntato per la scelta di affidarsi all’agenzia di comunicazione Andrew Nurnberg per curare i rapporti con la stampa. Di fronte a tutto questo, lo sguardo smarrito del cantante di Cellino San Marco e poi la dichiarazione: “Questa storia la sto sentendo per la prima volta qui”.

PERCHÉ AL BANO NON CONOSCE IL CASO DI GIULIA CECCHETTIN

Bianca Berlinguer, incredula, ha cercato di indirizzarlo, ricordandogli le settimane in cui l’opinione pubblica è rimasta focalizzata sulla storia di Giulia Cecchettin e sul conseguente dibattito in merito ai femminicidi che ha monopolizzato anche gli studi televisivi. “Su 365 giorni, 300 sono quasi sempre fuori dall’Italia, purtroppo mi è sfuggita”, ha spiegato.

“IN TV TROPPA VIOLENZA, IO DA RAGAZZO GUARDAVO I WESTERN” – AL BANO

Dopo una breve spiegazione dei fatti, la sua opinione sul perché questi omicidi siano diventati così all’ordine del giorno: Se in televisione vediamo scene di violenza, di morte e distruzione, è chiaro che questi ragazzi sono contaminati, è un seme che prima o poi esplode nella loro esistenza. Nella mia fanciullezza ho vissuto le gioie di film western e di personaggi come Tarzan, vivevamo di positività e siamo diventati una società positiva. Adesso è tutta distruzione ed è per questo che succedono dei drammi quotidiani.

IL PENSIERO DI AL BANO SUL GOVERNO MELONI

Il pensiero sul Governo Meloni si estende invece a una riflessione generale sulla classe politica del Paese: “Se uno guarda i signori politici ogni sera sembra più chi è più bravo a insultare l’altro. E noi cittadini che vediamo tutta questa diffidenza tra loro, ci chiediamo di chi potremmo mai fidarci. I politici fanno schifo, litigano sempre invece di unirsi per il bene comune. In passato c’era più eleganza e, di conseguenza, più rispetto da parte del popolo. Tutto è peggiorato, nessuno fa qualcosa per cambiare le cose. Sono scoraggiato da questo modo di fare politica”.

IL MIGLIOR AUGURIO PER IL 2024, UN GRIDO PER LA FINE DELLE GUERRE

Il miglior augurio per il 2024? “Che finiscano queste maledette guerre. Le combattono lì ma schegge arrivano fin qui”.

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