Fake news sull’arbitro di Milan-Atalanta: non ha detto “Andate a casa” ai calciatori rossoneri

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MILAN-ATALANTA: LO SCIACALLAGGIO SOCIAL SULL’ARBITRO DI BELLO

L’arbitro Marco Di Bello è finito al centro di polemiche e discussioni sui social network dopo la partita di Coppa Italia tra Milan e Atalanta. È diventato virale un video in cui sembra dire “Andate a casa” ai calciatori rossoneri, scatenando l’indignazione dei tifosi. Tuttavia, si tratta di una fake news. Vediamo cosa è successo davvero.

IL MATCH INFUOCATO TRA MILAN E ATALANTA

Il Milan è stato eliminato dalla Coppa Italia per mano dell’Atalanta in una partita estremamente tesa. L’arbitro Marco Di Bello ha avuto un ruolo controverso, suscitando l’ira di entrambe le squadre. Sia Gasperini, espulso per proteste dopo un calcio di rigore non concesso nel primo tempo, che Stefano Pioli, per il penalty trasformato da Koopmeiners e il tocco di braccio di Scamacca in area nel finale giudicato involontario, si sono scontrati con le decisioni dell’arbitro.

LE PROTESTE DEI TIFOSI E LA FAKE NEWS VIRALE

Dopo il fischio finale del match, i tifosi rossoneri hanno manifestato il proprio dissenso verso l’operato di Di Bello. In particolare, è emersa una fake news diventata virale sui social network, riguardante un presunto commento dell’arbitro ai calciatori del Milan. Molti hanno condiviso un video in cui sembrerebbe che Di Bello dica loro “Andate a casa”, scatenando molte proteste e indignazione tra i supporter rossoneri.

LA VERITÀ SULLA VICENDA

Nonostante l’indignazione comprensibile, la realtà è completamente diversa. Marco Di Bello non stava rivolgendosi ai calciatori in campo, bensì agli assistenti, quarto uomo, Var e Avar collegati in radio. Inoltre, le parole pronunciate dall’arbitro brindisino non corrispondono a quelle riportate nei post sui social. Dopo aver ricevuto l’ultimo responso dal Var riguardo a un possibile rigore per il Milan e aver emesso il triplice fischio, sancendo il passaggio del turno dell’Atalanta, Di Bello ha semplicemente voluto ringraziare il resto della squadra arbitrale con un “Grazie ragazzi!”.

LA REAZIONE DELLA FEDERAZIONE E DEL MILAN

A seguito della diffusione della fake news, la federazione calcistica ha preso posizione a difesa dell’arbitro, sottolineando la totale infondatezza delle accuse. Anche il Milan ha espresso solidarietà nei confronti di Di Bello, condannando il diffondersi di notizie false e dannose, che hanno alimentato ulteriori tensioni nell’ambiente calcistico.

CONCLUSIONE

In conclusione, è importante sottolineare quanto sia pericoloso il fenomeno del cosiddetto “sciacallaggio” sui social network, in cui notizie non verificate vengono diffuse in modo indiscriminato, alimentando tensioni e polemiche ingiustificate. È fondamentale verificare con attenzione la veridicità delle informazioni prima di condividerle, evitando così la diffusione di fake news dannose per l’ambiente sportivo e per la reputazione degli individui coinvolti.

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