In novembre l’inflazione è scesa dello 0,5% rispetto al mese precedente e si attesta su un aumento del 0,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Data:

L’ECONOMIA ITALIANA: I DATI DELL’ISTAT

A novembre 2023 si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, registri una diminuzione dello 0,5% su base mensile e un aumento di 0,7% su base annua, da +1,7% nel mese precedente (la stima preliminare era +0,8%). Lo rileva l’Istat.

“A novembre l’inflazione scende a 0,7%, tornando a livelli prossimi a quelli del febbraio 2021 (+0,6%). L’ulteriore calo del tasso di inflazione risente ancora del favorevole andamento dei prezzi dei beni energetici, che a novembre evidenziano una netta flessione sul piano congiunturale. Un contributo al rallentamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi di alcune tipologie di servizi (ricreativi, culturali e per la cura della persona e di trasporto) e alla nuova decelerazione dei prezzi degli Alimentari (+5,8%), in particolare della componente lavorata, che esercita un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+5,4%). Infine, l’inflazione di fondo si attesta a novembre al +3,6% (da +4,2%)”, è il commento dell’Istituto di Statistica.

LA DECELERAZIONE DELL’INFLAZIONE

La decelerazione del tasso di inflazione si deve prevalentemente ai prezzi degli energetici, sia non regolamentati sia regolamentati, e, in misura minore, al rallentamento degli Alimentari lavorati, dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona e dei Servizi relativi ai trasporti. Tali effetti risultano solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi degli Alimentari non lavorati.

L’“inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi e quella al netto dei soli beni energetici continuano a rallentare (entrambe da +4,2%, registrato a ottobre, a +3,6%). Dopo essersi annullata a ottobre, la dinamica tendenziale dei prezzi dei beni scende su valori negativi, mentre quella dei servizi rimane su valori positivi, sebbene in ulteriore rallentamento, determinando un ampliamento del differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni. Continuano a rallentare in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto.

IL COMMERCIO ESTERO: I DATI DELLE ESPORTAZIONI E IMPORTAZIONI

Per quanto riguarda invece l’import e l’export, nei primi 10 mesi del 2023, il saldo commerciale dell’Italia è positivo per 24,9 miliardi. Secondo l’Istat, a ottobre si stima una crescita congiunturale più intensa per le esportazioni che per le importazioni (+2,8%). L’aumento su base mensile dell’export è più ampio per i mercati extra-Ue (+6,5%) rispetto all’area Ue (+1,4%). A ottobre, l’export cresce sull’anno del 3,0% in valore e scende in volume (-0,4%). L’import segna una flessione tendenziale del 9,2%. La stima del saldo commerciale a ottobre 2023 è + 4.699milioni (era -2.192 a ottobre 2022).

Share post:

Notizie recenti

More like this
Related

Attivisti di Ultima Generazione irrompono agli Internazionali di Roma: gioco sospeso

### PROTESTE DEGLI ATTIVISTI AI CAMPIONATI INTERNAZIONALI DI TENNIS...

11enne con tumore alle ossa: segnali da non sottovalutare

In un maggio come gli altri la famiglia di...

Mattarella premia giovani Alfieri della Repubblica: simboli di impegno positivo

IL PRESIDENTE MATTARELLA PREMIA I GIOVANI ALFIERI DELLA REPUBBLICA Il...