NAPOLI E IL CASO OSIMHEN: LA VERSIONE DI DE LAURENTIIS
Il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, si è recentemente presentato alla Procura di Roma per dare la sua versione dei fatti riguardanti il caso Osimhen e le presunte plusvalenze create intorno all’operazione con il Lille. L’ipotesi di reato di falso in bilancio è stata avanzata dai pubblici ministeri romani, ma De Laurentiis ha voluto chiarire che dietro l’affare non c’era nulla di irregolare.
LA MEMORIA DIFENSIVA DEL CLUB
Durante l’audizione, De Laurentiis ha delineato i punti chiave che saranno inclusi nella memoria difensiva del club. Uno dei principali argomenti sollevati riguarda la solidità del bilancio del Napoli, sottolineando che l’operazione con il Lille non era finalizzata a creare falsi profitti. Inoltre, il presidente ha dichiarato di aver pagato una somma in contanti al club francese e di aver regolarmente pagato le tasse sulle plusvalenze derivanti dall’inclusione di giovani giocatori nella transazione.
L’ATTENZIONE SUI GIOVANI CALCIATORI
Gli inquirenti hanno posto particolare attenzione sulla valutazione di giovani talenti come Luigi Liguori, Claudio Manzi e Ciro Palmieri, sospettando una possibile sopravvalutazione che avrebbe generato una plusvalenza fittizia di circa 20 milioni di euro per il club.
LA DIFESA DEL NAPOLI
Nella memoria difensiva che il Napoli presenterà alla Procura, saranno inclusi stralci del dispositivo della Federazione che assolse il club dagli stessi addebiti in passato. L’argomento centrale sarà che la scala di valutazione di Transfermarkt.it non regola le trattative tra club e che se un compratore è disposto a pagare un prezzo superiore alla valutazione stimata, non ci sarebbe alcun reato.
LE IPOTESI FUTURE
Il destino del Napoli nel caso Osimhen dipenderà dalla decisione dei pubblici ministeri: potrebbe esserci un’assoluzione, una multa o addirittura una penalizzazione in classifica. La giustizia sportiva potrebbe a sua volta riaprire il caso, portando a conseguenze più gravi per il club azzurro.
In conclusione, il club partenopeo si affida alla sua difesa per dimostrare la correttezza delle proprie azioni e scongiurare qualsiasi conseguenza negativa per la squadra e la sua reputazione. Resta da vedere come si evolverà la vicenda e quale sarà l’esito finale per il Napoli e il presidente De Laurentiis.
