Proteste in Serbia contro presunti brogli elettorali

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LA PROTESTA E LE ACCUSE DI BROGLI ELETTORALI
La polizia serba ha dichiarato di aver arrestato almeno 38 persone che hanno preso parte a una protesta contro le irregolarità diffuse segnalate durante il recente scrutinio generale che ha dichiarato i populisti al governo vincitori delle elezioni parlamentari. Il gruppo di opposizione Serbia Against Violence ha inscenato proteste dopo le elezioni del 17 dicembre, sostenendo che ci sono stati brogli elettorali, in particolare nella capitale Belgrado. Alcuni politici dell’opposizione hanno iniziato uno sciopero della fame. Alla vigilia di Natale i manifestanti hanno tentato di entrare nel municipio di Belgrado, rompendo le finestre, prima che la polizia antisommossa li respingesse usando gas lacrimogeni, spray al peperoncino e manganelli.

LE ACCUSE DELL’OPPOSIZIONE
Secondo il gruppo di opposizione Serbia Against Violence, ci sono state numerose irregolarità durante le elezioni parlamentari. Diverse segnalazioni di brogli elettorali sono state presentate, principalmente nella capitale Belgrado. L’opposizione sostiene che i populisti al governo abbiano utilizzato tattiche illegali per vincere le elezioni e che ci sia stata una manipolazione dei risultati. Alcuni politici dell’opposizione hanno dichiarato di aver avviato uno sciopero della fame come forma di protesta contro i presunti brogli elettorali.

LA PROTESTA NEL MUNICIPIO DI BELGRADO
Il 24 dicembre, alla vigilia di Natale, i manifestanti hanno cercato di entrare nel municipio di Belgrado come forma di protesta contro le presunte irregolarità nelle elezioni parlamentari. Durante il tentativo di ingresso, le finestre sono state danneggiate e la situazione è presto degenerata, con la polizia antisommossa costretta a intervenire per respingere la folla. L’uso di gas lacrimogeni, spray al peperoncino e manganelli ha portato a scontri e tensioni tra la polizia e i manifestanti.

GLI ARRESTI EFFETTUATI DALLA POLIZIA SERBA
Dopo i violenti scontri avvenuti durante la protesta nel municipio di Belgrado, la polizia serba ha dichiarato di aver arrestato almeno 38 persone. Le autorità hanno identificato i manifestanti coinvolti nei disordini e li hanno trattenuti in custodia. La polizia ha inoltre avviato un’indagine per identificare eventuali altri partecipanti ai disordini avvenuti durante la protesta.

LA REAZIONE DEL GOVERNO SERBO
Il governo serbo ha respinto le accuse di brogli elettorali avanzate dall’opposizione. Il presidente serbo ha dichiarato che le elezioni parlamentari sono state libere e trasparenti e ha condannato i disordini avvenuti durante le proteste. Il governo ha sottolineato che le azioni violente dei manifestanti non sono accettabili e che la polizia continuerà a garantire l’ordine pubblico.

CONCLUSIONE
La situazione politica in Serbia rimane tesa a seguito delle elezioni parlamentari e delle accuse di brogli elettorali avanzate dall’opposizione. Le proteste e i violenti scontri con la polizia hanno evidenziato il grado di tensione presente nel paese. Il governo serbo e l’opposizione devono trovare una soluzione pacifica e dialogica per affrontare le controversie emerse dopo le elezioni. La comunità internazionale sarà certamente attenta agli sviluppi della situazione in Serbia e alla gestione delle eventuali tensioni.

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